Il Museo Masaccio di Arte Sacra a Cascia di Reggello, inaugurato agli inizi del 2000 nei locali dietro alla Pieve di San Pietro, è uno dei più importanti Musei di Arte Sacra del Valdarno Superiore.
Il museo si sviluppa in più sale e, oltre a contenere il famoso trittico di Masaccio, raccoglie oggetti liturgici come reliquiari, aspersori, barchette per l’incenso e calici, opere di pittura attribuite ad artisti come il Bronzino, Agnolo Guidotti, il Ghirlandaio, Santi di Tito, Jacopo Vignali, una serie di altre opere minori e una collezione di parati liturgici.
Tutti questi reperti sono giunti al Museo dalla Pieve da varie strutture religiose di pertinenza della Pieve di Cascia e da donazioni avvenute in anni più o meno recenti.
Il Trittico di San Giovenale
Sicuramente l’opera più importante del museo è il Trittico di San Giovenale, proveniente dall’omonima Chiesa a pochi chilometri di distanza. Il Trittico è stato realizzato nel 1422, a soli vent’anni dall’artista Masaccio (nato a San Giovanni Valdarno). Attualmente si tratta dell’opera più antica del Masaccio, e anche una delle più importanti.
Il Trittico è composto da tre tavole in legno nelle quali sono raffigurati la Madonna con Bambino e due angeli al centro, i Santi Bartolomeo e Biagio a sinistra e i Santi Giovenale e Antonio Abate a destra. La Madonna siede su un trono disegnato in prospettiva, elemento insolito per la pittura dei primi anni del 1400. Grazie a questa novità per il periodo storico, Masaccio viene considerato uno dei padri della Pittura Prospettica.
Una sala intera è stata dedicata a questo dipinto all’interno del Museo. Consiglio vivissimo quello di sostare davanti al dipinto per ammirare la bellezza dell’opera e di sfruttare il touch screen multimediale per avere maggiori informazioni e scoprire tutti i dettagli nascosti.
Scopri le 5 curiosità sul trittico di San Giovenale
Le altre opere
Oltre al Trittico di San Giovenale, il Museo di Arte Sacra contiene altre opere importanti attribuite a pittori fiorentini.
La tavola che accoglie i visitatori del Museo nella prima sala è una Madonna con bambino attribuita alla bottega di Domenico Ghirlandaio (opera in apertura articolo) che raffigura tra gli altri il vescovo di Fiesole Roberto Folchi, pievano di Cascia, realizzata verso la fine del 1400.
Troviamo poi una tela raffigurante Sant’Antonio da Padova con il bambino e i Santi Domenico, Giovanni Battista e Sebastiano, realizzata da Jacopo Vignali nel 1655 e una Annunciazione del Bronzino
Nelle varie sale è possibile trovare poi altri dipinti minori, suppellettili sacre, statue di legno e parati liturgici realizzati fra il 1400 e il 1700 con tessuti preziosi. Nella sala superiore si trovano, invece, molti reperti legati alla storia della Pieve. Fra questi i dipinti dei prelati e pievani di Cascia, documenti e diari realizzati dai pievani e documenti dell’archivio storico della Pieve.
Orari ed Informazioni
Orari d’apertura:
Martedì e Giovedi 15.00 – 19.30 / Sabato e Domenica 10.00-12.00/15.00-19.30.
Visite guidate: su richiesta.
Costo del biglietto: 3,00 € adulti / gratis bambini e anziani