Il Valdarno, come sappiamo, ha molto da offrire da qualsiasi punto di vista. Oggi vi raccontiamo di un luogo che rimane ben impresso nella memoria di chi lo vede: il Castello di Poggio alla Regina.
Il Castello di Poggio alla Regina, detto anche di Castiglione o Castiglion della Corte, è un antico Castello appartenuto ai Conti Guidi, che si trova sull’omonimo pianoro. Si staglia per circa 900 metri di altezza, fra il comune di Reggello e il comune di Castelfranco – Pian di Scò, del quale purtroppo rimangono solo le rovine.
Si ipotizza che il nome Poggio della Regina, derivi proprio dal fatto che sulla sommità ci sono le rovine del vecchio castello (dal latino ruina). Un’altra ipotesi è che la Contessa della famiglia Guidi, chiamata dal popolo “Regina”, morì rinchiusa nel castello.
La storia di Poggio alla Regina
Il primo insediamento, nel pianoro di Poggio alla Regina, risale con certezza all’età del bronzo, a cui risalgono anche ritrovamenti di strumenti in selce. Successivamente si sono succedute fasi di occupazioni e fasi di declino. Dopo il primo insediamento, il pianoro fu occupato da un esteso insediamento etrusco e nel 1008 il primo impianto castellano. Infine sotto i Conti Guidi, che possedevano altri 27 castelli nell’area del Valdarno, si ebbe il vero e proprio incastellamento feudale (fra il XI e il XII secolo).
Il Castello fu abbandonato definitivamente nel XIV secolo, con la nascita dei grandi centri abitati a fondovalle e la creazione delle Terre Nuove Fiorentine, come San Giovanni Valdarno e Castelfranco di Sopra.
La struttura del Castello di Castiglione
Il Castello di Castiglione fu concepito con funzione strategica lungo un percorso fortificato di montagna, che collegava i possedimenti dei Conti Guidi nel Casentino a quelli del Valdarno. Infatti, nella stessa zona, sorsero altre fortificazioni con una simile toponomastica: Poggio Castellare, Poggio Massa Ladronaia e Poggio Castelluccio.
Attualmente sono stati portati alla luce il basamento della torre, un pozzo, le mura di cinta, svariate strutture abitative e ambienti di servizio. I ruderi fanno pensare che il castello fosse strutturato come una città rurale di montagna, con una cerchia muraria di oltre 250 metri di lunghezza e una estensione di oltre 2000 metri quadri.
Gli scavi archeologici, che hanno portato alla luce le strutture del castello, hanno inoltre fatto capire che questo luogo fu per diversi secoli uno dei più importanti insediamenti fortificati del Valdarno Superiore, e sede di numerosi commerci, testimoniati dalla varietà di monete trovate tra le sue mura.
Sicuramente le rovine del Castello di Castiglione sul Poggio alla Regina meritano una visita, in particolar modo nei periodi primaverili, quando le temperature non sono proibitive, in quando gran parte del percorso è esposto al sole, senza riparo dalla vegetazione. Per chi volesse approfondire l’argomento è disponibile in questo interessante libro.
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